Acqua minerale, composizione chimica e come scegliere l’acqua migliore per te
Riuscire a scegliere l’acqua migliore per il nostro organismo sembra un’impresa impossibile, in realtà l’etichetta apposta su ogni bottiglia svolge esattamente questo ruolo, chiarirci quale acqua bere e perché. Ma sai come leggere l’etichetta dell’acqua? Sai quali sono i parametri a cui stare attento su ogni confezione? Vediamolo insieme!
I benefici dell’acqua, quanto conta bere quella giusta?
Il fabbisogno giornaliero d’acqua di ogni uomo è di circa 2 litri ed è molto importante che ognuno di noi mantenga il livello di idratazione del corpo stabile poiché l’acqua partecipa a diversi processi vitali per l’organismo come la regolarizzazione dell’attività intestinale, il mantenimento di un volume costante del sangue o l’eliminazione delle scorie in eccesso.
Distribuite da reti idriche locali o imbottigliate e messe in commercio, le acque sono diverse una dall’altra, a seconda della composizione chimica del liquido, quindi dei sali minerali contenuti al suo interno.
Dal bicarbonato al magnesio, dal sodio al calcio, ognuno di questi elementi se troppo o troppo poco presente potrebbe risultare nocivo per la salute a meno che non si sia affetti da determinati disturbi o stati di salute che prevedono l’assunzione di un tipo di acqua in particolare:
- Gravidanza – è preferibile un’acqua oligominerale a basso contenuto di nitrati da alternare con acque mediominerali, in particolare calciche, in grado di fornire alla gestante il giusto apporto di calcio;
- Allattamento – esattamente come per le donne in gravidanza, è preferibile un’acqua oligominerale in unione ad un’acqua calcica e un’acqua ferruginosa, a causa del basso quantitativo di ferro contenuto nel latte materno;
- Dimagrimento – è indicata un’acqua oligominerale sicuramente iposodica, quindi a basso contenuto di sodio;
- Iperuricemia – è consigliabile un’acqua oligominerale o medio minerale a bassissimo contenuto di sodio, in una quantità che varia dai 2 ai 3 litri al giorno affinché vi sia emodiluizione dell’acido urico, stimolo alla diuresi e conseguente espulsione dell’acido urico;
- Calcolosi renale – è opportuno assumere un’acqua oligominerale o minimamente mineralizzata per stimolare la diuresi e facilitare l’espulsione dei calcoli;
- Osteoporosi – è preferibile assolutamente un’acqua calcica, cioè ricca di calcio per dare al corpo il giusto quantitativo di calcio necessario;
- Stipsi – è consigliabile un’acqua solfata, cioè con un buon quantitativo di solfati, data le sue proprietà leggermente lassative;
- Gastrite – in caso di acidità gastrica e bruciori, è indicata un’acqua bicarbonato calcica ;
- Ipertensione – sicuramente è consigliabile un’acqua iposodica unita ad una dieta altrettanto iposodica che possano prevenire stati ipertensivi o combatterli almeno nella fase iniziale;
- Attività sportiva faticosa – pur non essendo un disturbo, bisogna stare attenti al livello di d’idratazione del corpo prima, dopo e durante lo sport. Il nostro organismo, facendo sport, perde un grande quantitativo di sali minerali che il corpo umano deve assolutamente recuperare attraverso l’assunzione di acqua mediominerale con un buon contenuto di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato.
Ogni acqua, quindi, ha proprietà utili al nostro organismo che vengono riportate, e non solo queste, sull’etichetta cartacea apposta su ogni bottiglia di acqua minerale che acquistiamo, qualunque sia il formato.
Vediamo insieme come leggere l’etichetta dell’acqua e quali informazioni sono presenti.
L’etichetta dell’acqua: composizione chimica, nome della sorgente, contenuto nominale e altre informazioni presenti
Sodio, residuo fisso, nitrati, pH e via così.
Le etichette dell’acqua contengono un numero notevole di informazioni definite dal decreto legislativo n.542/92 che possono chiarirci quale tipologia d’acqua abbiamo davanti e indirizzarci verso un acquisto piuttosto che un altro. Per questo è fondamentale saper come leggere l’etichetta dell’acqua.
Conosciamo insieme questi parametri.
Denominazione legale dell’acqua
Necessaria specifica sulla tipologia di acqua che la bottiglia contiene: “acqua minerale naturale”, “acqua minerale oligominerale” e via dicendo, con l’inserimento dell’eventuale aggiunta di anidride carbonica o effervescenza naturale.
Nome commerciale dell’acqua minerale
Il nome commerciale dell’acqua minerale in questione, il nome della sorgente e il luogo in cui la sorgente risiede.
Analisi dell’acqua in bottiglia
È necessario inserire sull’etichetta la data e il laboratorio o università presso cui le analisi chimiche e chimico-fisiche sono state effettuate e tutte le proprietà favorevoli all’organismo e alla salute di chi la beve.
Conservazione e contenuto
Altre informazioni importanti di cui tener conto quando si legge l’etichetta dell’acqua sono: le modalità di conservazione del prodotto, il termine minimo di conservazione (presente di solito sul tappo della bottiglia) e il contenuto nominale, cioè il quantitativo di acqua contento nella bottiglia (0,5 l, 1l, 1,5 l, 2 l).
Lotto di produzione
Obbligatoria la presenza della dicitura di identificazione del lotto di produzione, con gli eventuali trattamenti subiti dall’acqua. Inoltre deve esserci necessariamente, su ogni bottiglia, la dicitura “acqua microbiologicamente pura”.
Composizione e caratteristiche dell’acqua
Questa è la parte dell’etichetta dell’acqua dedicata al contenuto, quindi ai sali minerali e ai componenti presenti in ogni bottiglia.
Il Residuo fisso è la quantità (in mg) di sali minerali presenti in un litro d’acqua, prima portato ad ebollizione a 100° e poi a 180°. Ciò che rimane dopo l’evaporazione è appunto definito residuo fisso.
Grazie a questo valore è possibile suddividere le acque minerali in 4 categorie:
- Minimamente mineralizzata (residuo fisso < 50 mg/l), è quasi priva di sali minerali, dalle proprietà diuretiche, e indicata per soggetti ipertesi e per l’alimentazione dei neonati;
- Oligominerale (residuo fisso tra i 50 e i 500 mg/l), è un’acqua iposodica, indicata quindi in casi di ipertensione e può prevenire anche alcuni casi di calcolosi;
- Mediominerale (residuo fisso tra i 500 a 1000 mg/l), è indicata durante e dopo l’attività sportiva per il recupero dei Sali minerali persi, ma soprattutto nel periodo estivo a causa della sudorazione eccessiva per le alte temperature;
- Ricca di sali minerali (residuo fisso > 1000 mg/l) è un’acqua definita terapeutica, infatti è preferibile assumerla solo sotto consiglio medico, poiché un suo sovradosaggio potrebbe causare danni all’organismo.
Per quest’ultima tipologia di acque ricche di sali minerali, sull’etichetta potrebbe essere inserita una dicitura che specifica il minerale presente in quantità maggiore:
- Con bicarbonato, quando il suo valore è superiore a 600 mg/l;
- Solfata, quando il valore dei solfati è superiore a 200 mg/l;
- Clorurata, quando il valore del cloro è superiore a 200 mg/l;
- Calcica, quando il valore di calcio è superiore ai 150 mg/l;
- Magnesiaca, quando il valore del magnesio è superiore a 50 mg/l;
- Con fluoro, quando il valore del fluoro è superiore a 1 mg/l;
- Con ferro, quando il valore del ferro è superiore a 1 mg/l;
- Acidula, quando il contenuto di anidride carbonica è superiore a 250 mg/l;
- Sodica, quando il valore di sodio è superiore a 200 mg/l;
- A basso contenuto di sodio, quando il valore del sodio è inferiore a 50 mg/l.
Altre importantissime voci, riguardanti la composizione dell’acqua, presenti sull’etichetta di ogni bottiglia in commercio sono:
pH
Sta ad indicare il livello di acidità dell’acqua che va 0 (massima acidità) a 14 (massima basicità). Il valore del pH delle acque minerali è compreso tra 6,5 e 8;
Conducibilità
Il valore della conducibilità elettrica aumenta in maniera proporzionale all’aumentare delle sostanze presenti nell’acqua. La gran parte delle acque presenti in commercio ha un valore di conducibilità elettrica che varia da 100 a 700 µS/cm;
Durezza dell’acqua
Espressa in gradi francesi (F°), la durezza indica la presenza di calcio e magnesio all’interno dell’acqua. Più è alto questo valore, più l’acqua è calcarea.
Nitrati
Uno dei valori più importanti da considerare quando si acquista un’acqua, soprattutto se destinata ai più piccoli. I nitrati non sono sostanze pericolose, ma se assunte in quantità eccessive possono compromettere il livello dI ossigeno nel sangue per questo c’è un limite al quantitativo di nitrati presenti: 45 mg/l per le acque minerali destinate gli adulti e 10 mg/l per le acque destinate ai neonati e ai più piccoli.
L’etichetta di Acqua Amata
Adesso che abbiamo reso più chiaro come leggere l’etichetta dell’acqua e a quali particolari stare attenti per scegliere l’acqua migliore per noi, possiamo comprendere dalla sola lettura che Acqua Amata è un’acqua oligominerale e mediominerale al tempo stesso e grazie al residuo fisso e ai sali minerali contenuti al suo interno, fa bene a tutta la famiglia, dai più giovani ai più anziani: offre un valido contributo durante l’attività sportiva e un discreto apporto di calcio durante la gravidanza, aiuta a prevenire stati ipertensivi e osteoporosi e agevola la digestione e la diuresi.
Acqua Amata è l’alleata del tuo star bene e da più di 20 anni si occupa del tuo benessere prima di tutto.
Etichetta Acqua Amata
Residuo fisso a 180° 485 mg/l | Silicio 17 mg/l |
Calcio 114,3 mg/l | Fluoro 0,19 mg/l |
Sodio 18,8 mg/l | |
Bicarbonato 481,1 mg/l | Temperatura alla sorgente 17,1°C |
Magnesio 44 mg/l | pH 7,04 alla fonte |
Potassio 3,53 mg/l | Conducibilità 779 µS/cm |
Cloruro 28,1 mg/l | Nitrati 4,5 mg/l |
Zolfo 8,32 mg/l | Durezza 38,9°F |
1 Comment
molto interessante
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